A noi non interessano i nomi degli imputati, sappiamo che si tratta  15 persone, fra imprenditori e tecnici che a vario titolo avevano ruoli di responsabilità.

Ci interessa evidenziare le motivazioni del rinvio a giudizio, quelle che abbiamo appreso dalla stampa locale.

Nella perizia disposta dal Gip, emergerebbe che le modalità adottate nella demolizione non è stata corretta, non sono state considerate delle strutture portanti collaboranti, fra l’edificio in demolizione e quello oggetto del crollato.

Un problema serio, di notevole spessore, che ripropone le problematiche che abbiamo analizzato in una apposita iniziativa il 24 dicembre 2011, con precise proposte per implementare le misure di prevenzione, con una modifica della normativa vigente.

·        La necessita che il piano delle demolizioni sia redatto da un tecnico strutturista – Ingegnere o architetto.

·      L’inserimento delle demolizioni estese e strutturali nell’allegato XI che contiene l’elenco dei Rischi particolarmente aggravati.

·        L’aumento delle sanzioni – passaggio dalla terza soglia, alla prima con il massimo della sanzione e delle misure penali,   per le violazioni degli art. 150 e 151 del D. Lgs. 81/08 che regolamentano le fasi di lavoro inerenti le demolizioni.

Link con accesso agli articoli

Quotidiano di Puglia                                Link

La Repubblica                                              Link

CGIL                                                                Link