Intervento del geom. Augusto Ferraioli di Pianeta Sicurezza Srl

Se il contesto in cui si eseguono i lavori, consente di realizzare lo scavo, con pareti con angolo di natural declivio – con angolo di attrito adeguato alle caratteristiche del terreno, non si evidenziano condizionamenti ambientali, che possano presentare aspetti specifici di sicurezza, rispetto alla stabilità delle pareti di scavo, dunque la cubatura “aggiuntiva”, fra la verticale e l’angolo di natural declivio non può essere considerato un costo della sicurezza.

Un nostro amico ci chiede se i metri cubi “aggiuntivi”, non sono considerati costi della sicurezza, debbono comunque essere considerati nel computo metrico estimativo, cioè come importo soggetto ad eventuale ribasso?.

Certamente, il computo non può prescindere dalle norme di buona tecnica – lo scavo deve essere quotato, tenendo conto che deve essere realizzato rispettando le norme di buona tecnica, cioè nel rispetto delle tabelle sull’angolo di attrito del terreno, ovvero in base ai risultati della relazione geologica, redatta da tecnico abilitato.

Ci vengono segnalate molte situazioni in cui i committenti quotano gli scavi valutando i metri cubi con pareti con angolo di 90°.

Un sistema di quotazione assolutamente illegittimo – il progettista non può chiedere alle imprese di realizzare lo scavo, in presenza di spazio, con angolo di 90° - nessun terreno può avere una stabilità certa a 90°.

Ove il progettista, ovvero il committente richieda per motivi tecnici di realizzare lo scavo, di profondità maggiore di m 1,50, con pareti a 90°, deve allegare relazione geologica, ovvero deve considerare i costi per allestire le eventuali opere di contenimento – costi non soggetti a ribasso.

Se il committente chiede di realizzare gli scavi più profondi di m 1,50, in contesti in cui non vi sono spazi per un allargamento, finalizzato a dare un angolo di sicurezza al terreno, le opere di contenimento rientrano nei costi della sicurezza, non soggetti a ribasso.